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mercoledì 10 aprile 2013

Il lato positivo: quando la commedia si fa amara per ripigliarsi un pò!



Se in questi giorni vi capitasse di incappare nella visione de Il lato positivo di David O. Russell, senza dubbio due ore piacevoli ed emozionanti ve le sareste accaparrate!
La vicenda è di per sè toccante. Si narra di un trentenne bipolare, Pat, che dopo essere stato chiuso in un ospedale psichiatrico per otto mesi, torna a casa dai suoi. 
Nonostante tutte le buone intenzioni e l'ostinata voglia di vedere il lato positivo delle cose, gli tocca affrontare l'ossessione per la ex moglie, il rapporto non risolto con la famiglia, soprattutto con il padre (De Niro), e la complicata nuova sfida (una gara di ballo!) che la difficile ed esigente nuova conoscente Tiffany gli affibbia.

La trama si snoda in maniera fluida e mai pesante. Gli argomenti trattati sono commoventi ma mai patetici. 
La regia riesce a fare un ottimo lavoro. Il tocco leggero che caratterizza questo film, permette una visione non traumatica ma bensì riflessiva. C'è il respiro giusto affinchè nulla risulti scontanto o avvilente. 
Con una sceneggiatura più che brillante, alcune situazioni meritano da sole la visione. Gli improvvisivi e sconvenienti attacchi di rabbia di Pat, le ossessioni scaramantiche di De Niro e la sua tenerezza di padre che vuole recuperare il tempo perduto, le corse in strada con il sacco dell'immondizia addosso per perdere peso, e le prove di ballo con Tiffany che con ironia strizzano l'occhio ai film di genere.
E' un film che fa bene. In un'altalena di emozioni tra dramma e commedia, si racconta la vita, con la sua voglia di resistere e rimettersi in gioco. 
Se fossimo tutti più capaci di affidarci agli eventi come impara a fare Pat, si potrebbe imparare a gestire le difficoltà a passo di danza.


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