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martedì 18 dicembre 2012

Skyfall...Quando 007 cade senza inciampare



007 si rinnova. Se avete in mente il bel signore inglese, impeccabile e imperturbabile…beh scordatevelo! In Skyfall muore il vecchio 007 e nasce un nuovo eroe ( sempre molto elegante nei suoi abiti firmati Tom Ford ), più moderno indubbiamente ma forse troppo simile ad alcuni personaggi a cui  siamo troppo abituati ( vedendo il film più volte si pensa a Batman).
Ora il tentativo di portare il personaggio di Ian Fleming avanti nel tempo è una scelta che per forza si deve adeguare al compromesso. Un certo gusto “antico” per l’avventura probabilmente non avrebbe più i seguaci di un tempo; 007 ne deve prendere atto e liberarsi della vecchia immagine  rinascendo sotto una luce più umana, meno scontata.
Così la sua età improvvisamente può essere un problema per risolvere il caso, il rapporto con i superiori non è così facile al punto che si intravede un accenno di conflitto edipico con M, e il cattivo non è poi così cattivo…anzi è un po’ il suo doppio negativo, e  per la prima volta, affiora un passato di cui non si era mai saputo nulla!
Il tentativo di rendere il personaggio più credibile e meno patinato, secondo me però non è riuscito completamente. Immagino che questo sia da considerarsi come un film di passaggio, in cui il nuovo 007 si affaccia timidamente, e in cui le vecchie abitudini ci accompagnano per non farci sentire troppo spaesati. Quindi gli inseguimenti e le scene cariche di pathos ci sono sempre e come a ricordarci che non si vuole fare una chiusura netta con il passato, anche le citazioni dei vecchi film pullulano.
Tuttavia  nonostante l’accattivante colonna sonora e la bellezza di Daniel Craig, aspetto di vedere come sarà il prossimo, perché in Skyfall manca ancora qualcosa!

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