Translate

giovedì 20 dicembre 2012

Moonrise Kingdom: L’amore al tempo degli scout!



Sam è un piccolo scout di dodici anni, ingiustamente denigrato dai suoi coetanei in quanto orfano, e quindi “strano”, e in quanto intelligente e quindi “raro”.
Suzy è una incantevole bambina taciturna circondata da un branco di fratelli caciaroni e da due genitori che non se la filano minimamente.
Si incontrano casualmente, ed è amore a prima vista. Si riconoscono subito come appartenenti alla stessa specie e decidono di scappare insieme.
Wes Anderson ci porta come sempre in un mondo incantato, un mondo che è a metà tra il rimpianto infantile e una realtà sognante.
Anche se ci troviamo davanti ad un film che non ha i picchi creativi de I Tenenbaum o di Fantastic Mr. Fox, vengono i brividi ascoltando la magistrale colonna sonora, come sempre curatissima, e gli occhi si riempiono di immagini così belle e curate nei dettagli che sarebbe da rivedere il film con il lettore, per fermare continuamente la pellicola e apprezzare così pienamente la quantità di dettagli e l’architettura delle singole inquadrature. Per esempio all’inizio del film le panoramiche sulla casa di Suzy sono spettacolari, ci appare come una casa delle bambole gigante in cui ognuno occupa il suo spazio in totale autonomia.
La storia si delinea piano piano con infinita delicatezza e questo è uno di quei rari film in cui le star quando appaiono, non sono più star ma attori veri e propri, capaci di intenerirci fino al midollo. Bruce Willis ci regala una grande interpretazione, forse una delle più toccanti della sua carriera.
E’ proprio il caso di dire, buona visione!
Ah un ultima chicca! Meglio non andare via dal cinema prima dei titoli di coda...niente è caso nei film di Anderson!


Nessun commento:

Posta un commento