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mercoledì 23 gennaio 2013

Harry Potter e i doni della morte. Parte II



Trovarmi a scrivere dell'ultimo capitolo di Harry Potter mi suscita una certa emozione.
Per dieci anni abbiamo seguito le vicende del maghetto di Hogwarts, e abbiamo visto crescere gli attori insieme ai loro personaggi. E sicuramente per altrettanto tempo ci siamo chiesti come sarebbe andata a finire.
Ora lo sappiamo, e finalmente possiamo liberarci da quel senso di ansia che accompagnava le ultime visioni. Perché vedere per anni film che non hanno una fine, lascia un senso di frustrazione non indifferente.

Tuttavia D.Yates aveva un compito difficile. Come sempre in questi casi l'attenzione del pubblico e della critica è centuplicata. Difficilmente è perdonato il più piccolo errore;
ma alla fine non si può che constatare che la missione è compiuta. Il film fa qualche scivolone qua e là, forse un eccessivo patetismo in alcune scene, ma sono cose facilmente perdonabili difronte ad un intreccio che si va dipanando in maniera inaspettata, con una serie di sequenze mirabili, e ad un duello che racchiude tutto il senso della saga. Il duello tra bene e male prende un aspetto nuovo e moderno. 
Voldemort non è il solito cattivissimo. Ne è esemplificativa la sua immagine di feto insanguinato che ci fa vedere Silente. E'l'altra faccia di Harry Potter. Con il suo esistere e il suo dolore, ha mostrato e fatto da monito inconsapevole affinchè Harry non smetta di fare le scelte che Tom Riddle non ha fatto.
Voldemort è la solitudine e il dolore che non accetta di essere consolato, che non accetta l'aiuto e l'amore degli altri. E' il dolore che si chiude in sé. 
Harry Potter è diverso, è il dolore che cerca conforto negli amici, e che si fa forte delle perdite subite. Un dolore che negli anni è maturato, divenuto più consapevole e sicuro. Il dolore che diventa forza e coraggio. 
Per interi film ci siamo interrogati se alla fine Harry sarebbe morto o no. Improvvisamente in questo ultimo capitolo, capiamo che non è più questa la cosa importante. La cosa importante è che Harry è pronto ad aprirsi alla morte, è pronto ad accettare il suo destino e a cambiarlo.
Sullo sfondo una lotta senza quartiere proprio all'interno di Hogwarts. In cui ogni personaggio fa le sue scelte e in cui spicca un Draco Malfoy che, divenuto vittima di un gioco che è sfuggito di mano, ci mostra come non sia sempre facile prendere delle decisioni nella vita, ma che non farlo è ancora peggio.
Una particolare menzione va a Piton. 
Personaggio stupendo che rimarrà nell'immaginario come l'esemplificazione dell'amore.
Per il resto,se non l'avete ancora visto, buon film!


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